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Letture di gusto: il territorio, presentazione di Pasquale Iorio
 

Presentazione di Pasquale Iorio

In continuità con il precedente volume su "Terra di lavoro. Ripartire con la cultura", Melagrana Ed., abbiamo raccolto la sollecitazione a ritornare sui temi che riteniamo fondamentali per il riscatto civile e sociale delle nostre comunità.
A tal fine abbiamo raccolto i materiali molto ricchi (testi e contributi) che abbiamo utilizzato in questi mesi per una sorta di viaggio ideale/virtuale per far conoscere i tesori nascosti del nostro territorio. Tanti siti e monumenti diffusi che compongono un patrimonio storico ed artistico della "civiltà italica" (Maiuri), molti dei quali sono poco conosciuti, ignorati ed emarginati rispetto agli itinerari culturali e turistici collegati ai grandi attrattori.
In tante situazioni e contesti locali a volte prevale uno stato di abbandono e di degrado, per i ritardi e l’incuria delle classi dirigenti e delle istituzioni (ad ogni livello), che non riescono a promuovere alcuna azione di valorizzazione - ma anche di tutela - vedi Giuliano Volpe nel suo ultimo volume "Bene nostro".
In questi anni abbiamo avuto modo di raccogliere molto materiale interessante, grazie anche all’apporto competente ed ai contributi appassionati di alcune reti e luoghi, come le Piazze e l’Agorà del Sapere, Italia Nostra, Slow Food Matese ed altri.
La ricchezza di tali documenti ci ha indotto a pubblicare in un nuovo volume i materiali raccolti per offrire una nuova opportunità di conoscenza e di approfondimento con un testo che rappresenta una sorta di manifesto, di piccola enciclopedia.
Dall’alto delle sue competenze, la Direttrice del DILBEC Unicampania Marialuisa Chirico ci ha messo a disposizione un suo testo rivisto, che utilizziamo come introduzione al primo capitolo del nostro viaggio, partendo proprio dai "teatri di pietra" e dall’antica Via Appia (Campania Felix), tra i luoghi simbolici, i siti archeologici e i monumenti più prestigiosi che sono alle radici del nostro futuro. Per agevolare la lettura abbiamo ripartito il volume e raccolto i vari saggi per aree tematiche:

I teatri di pietra
Tra arte ed archeologia
Capua, la città delle Matres
Chiese e castelli
Le bellezze ambientali

Questo volume è il frutto di un lavoro collettivo, realizzato a più mani. È nato dal bisogno e dalla necessità di documentare in modo più dettagliato e di far conoscere ed apprezzare il grande patrimonio, il "nostro bene comune" (per dirla con il prof. Giuliano Volpe), disseminato in tutto il territorio di quella che una volta veniva definita la "Campania Felix". Abbiamo cercato di portare alla luce, nella loro bellezza artistica e ricchezza storica, tanti tesori che spesso sono poco conosciuti, a volte del tutto dimenticati, se non abbandonati o in stato di completo degrado.
In questo modo cerchiamo di suscitare una diversa attenzione, in primo luogo da parte di coloro che dovrebbero prendersi cura di questi beni comuni preziosi. Purtroppo oggi i comuni e gli enti locali non dispongono di risorse economiche ed amministrative da destinare a progetti di valorizzazione e promozione di queste ricchezze artistiche e storiche; ma possono fare rete e cooperazione con le varie associazioni del terzo settore, con le scuole e con l’università, con le stesse imprese per cercare qualche "mecenate", come avviene in tante parti dell’Europa. Il nostro intento è di mettere a disposizione di tutti un quadro ampio, anche se non esaustivo, sperando almeno di poter suscitare un poco di interesse, in particolare tra i giovani e gli amanti dei beni culturali; di poter fare crescere una visione innovativa e la convinzione che con la cultura si può ripartire anche in terre difficili, grazie ad una partecipazione più consapevole e ad una rinnovata cittadinanza democratica.
Il volume si basa sui materiali di documentazione e testimonianze che abbiamo raccolto in prima persona nei tanti incontri e contatti che in questo decennio abbiamo avuto come rete delle Piazze del Sapere nei vari comuni e nei luoghi di vita culturale. Nello stesso tempo è stato decisivo l’apporto offerto da alcuni gruppi di giovani e di studiosi impegnati in un’opera appassionata quanto preziosa di documentazione, di narrazione e ricostruzione dei monumenti e dei vari siti emblematici del loro contesto sociale e storico. Mi sono avvalso a piene mani delle loro ricerche, che spesso vengono raccolte e diffuse in appositi gruppi tematici ed associativi, come fanno i giovani dell’Agorà del Sapere tra Capua e Teano. Parimenti è risultata preziosa la documentazione ricostruita negli anni sul blog del Comune di Pignataro. Altre fonti le abbiamo ritrovate nei social di carattere culturale e turistico, come quelli del TCI, delle Guide Slow Food e di Caserta.Italiani, della stessa enciclopedia Treccani. Abbiamo fatto tesoro di tanti articoli che in questi anni sono stati dedicati dalla stampa locale ai beni culturali.
Devo anche ringraziare tanti amici e studiosi che ci hanno fornito i loro contributi su vari monumenti, beni artistici ed ambientali che ci hanno aiutato a far conoscere tanti tesori nascosti del nostro patrimonio culturale attraverso i loro blog e scritti. E’ per me doveroso ricordarli tutti/e: Maria Luisa Chirico, direttore DILBEC Unicampania - Luigi Bove, Capua.italiani.it - Imma Brunetti- Marcella Calabiscetta - Alfonso Caprio - Elisabetta Cardone, Archeologia Vesuvio Cultura - Pietro di Lorenzo - Vittorio Fascione, t.me/turismocampania.it - Katia Fauci. FormaUrbis - Federico Formica, National Geographic - Giulia Gelsomino - Tilde Maisto, Letteratitudini - Angelo Martino, www.pignataronews.it - Raffaele Masucci - Helena Medugno e Danilo Raimondo, www.agoradelsapere.it - Fulvio Miele, www.juorno.it - Angela Orlando www.caserta.italiani.it - Anna Paola Palumbo - Matteo Palmisani, LIPU - Franco Pezzella - Anna Roda - Germana Squillace - Michele Vecchio www.viaggiart.com - www.wikipedia.it - ArcheoClub - TCI Guida Verde - Caserta Inoltre, ci hanno aiutato a ricostruire pezzi fondamentali della nostra memoria storica e della nostra identità (spesso caduti in oblio) il lavoro e l’impegno costante di alcune associazioni impegnate sui temi della tutela e valorizzazione dei nostri beni ambientali ed artistici (come Italia Nostra, il WWF, Agenda 21, il CAI e Legambiente).
Infine, un particolare ringraziamento va al Presidente Tommaso de Simone ed alla Giunta della Camera di Commercio che hanno deciso di patrocinare e di sostenere in modo concreto la stampa e la pubblicazione di questi saggi – insieme con l’editore Melagrana, che continua nella sua opera meritoria di divulgazione del sapere locale. Parimenti vanno ricordati alcuni enti ed imprese, come Federalberghi e Finetica Onlus. Infine, con il mio amico Umberto Riccio abbiamo deciso di intensificare la collaborazione tra le nostre due reti per fare in modo di far conoscere il bel portale: www.casertaturismo.it E farlo diventare un servizio ed un luogo di divulgazione e comunicazione delle nostre bellezze ambientali. Artistiche e storiche, spesse abbandonate in condizioni di degrado. A tal fine arricchiremo il portale con nuovi contenuti, tratti dalla pubblicazione “Ripartire con la cultura” – già edita da Melagrana – e con i nuovi testi del nuovo Viaggio nei luoghi della memoria e dell’arte di Terra di Lavoro. I tesori nascosti.

Letture di gusto: il territorio, il Museo Campano
 
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